Per TIMBA, intendono sia il fenomeno musicale che quello ballato,in quanto il "Timbero" (ossia colui che suona e che balla) mischia per talento personale sia nella musica che nel ballo, degli elementi di conoscenza propria, mantenendo però inalterati elementi fondamentali come il basico e sopratutto l'essenza musicale stessa.
Troviamo quindi dei "Timberos" che ballono in assolo mischiando passi di Son, Salsa, Rumba, Mambo, Hip Hop, Break, Afro e via dicendo.
Per esempio, è Timba il passo di Elleguà dove però con il busto si esegue un Tembleque.
In realtà, per Timba, originariamente a Cuba si intendeva la "bisca clandestina" dove ci si trovava per giocare d'azzardo, dove le parole "giocare", "mischiare", "azzardo" (le carte), stanno proprio ad indicarè la capacità di ballare "giocando, mischiando, azzardando" (cioè azzardo nell'iserire passi diversi), secondo il "sentire" di quel momento, senza però travisare l'originalità della musica.
Dal "Diciònario de Afronegrismo" di Fernando Ortiz, il detto "tiene timba" è così spiegato: "para ponderar lo que se tiene por dificultoso o meritorio; significàr el desgrado; admiratiòn o gravedad; equivale à la locutiòn "tener bemoles" del castellano (ehm...scusate il termine ma intende dire "avere la pelle per riuscire ad azzardare una cosa difficile...).
L'origine dalla parola Timba è "tiima" e deriva da una tribù africana del Malinque, che significa "estar en trance de alumbriamento", esserè cioè in uno stato di illuminazione tale che ti permette di fare qualcosa di sublime, di particolare, di unico, di difficile, che sai fare solo tu.Da questa frase ha origine il detto creolo"tiene timba", quando si ammira qalcuno che fa qualcosa di spettacolare, in quanto si trova in un momento particolare "illuminazione artistica".